“Cos’è per te il principio di volontarietà?” 

Queste sono le testimonianze dei Volontari del Comitato di Carpi in occasione della partecipazione di Croce Rossa al FestivalFilosofia 2023. 

“La volontarietà è l’anima di Croce Rossa, è quella che nonostante non ci sia busta paga ti rende orgoglioso della divisa che porti, è una forma di amore verso il prossimo!”

“Mi è capitato di aver avuto bisogno , chi mi ha soccorso mi ha dato un grande insegnamento di umanità messa al servizio con volontarietà. Quando sono in servizio è come se fossi 2 persone in una, una agisce conseguentemente a come l’altra chiede, a volte con dolcezza a volte con coraggio a volte con fermezza. Non è mai uguale ma in fondo in fondo so che un mio gesto può volontariamente fare la differenza.”

“Aiutare le persone, sentirsi utile in qualche modo mi fa stare bene”

“Dare agli altri, donarsi, la più grande importante gratificazione … nulla in cambio solo sapere di aver aiutato chi ha bisogno .. in quel momento ci siamo noi . Solo con il nostro cuore.”

“VOLONTARIO: Quante cose può contenere questa semplice parola. Essere volontario è sicuramente l’opposto di obbligato, maa.., per essere un volontario nel sociale bisogna possedere una buona dose si altruismo, essere volontario significa anche rinuncia, rinunciare a parte del proprio tempo per metterlo a disposizione di altri specie di chi ha bisogno e non aspettarsi nulla in cambio. Sembra facile ma non lo è sopratutto per essere un volontario bisogna avere umiltà perché, l’umiltà ti fa vedere gli altri come persone.”

“Questa esperienza in Croce Rossa mi sta regalando tante emozioni. Noi non siamo medici e l’unico strumento che abbiamo per alleviare il dolore l’ansia nei pazienti è la parola e il conforto. Me ne accorgo osservando come i pazienti di calmino quando gli parliamo, l’ansia e l’agitazione quasi spariscono, e il loro ringraziamento all’arrivo in ospedale è la conferma che abbiamo fatto il nostro dovere! Il volontariato per me vuol dire fare qualcosa per la popolazione, per il Paese, dedicando il proprio tempo libero gratuitamente, ma con un elevata professionalità che spesso ci viene riconosciuta anche da medici e infermieri. Noi diamo un servizio per il nostro Paese, siamo diffusi a livello capillare e possiamo rispondere con maggiore velocità alle emergenze! Viva la Croce Rossa!!!” 

“Faccio parte della grande famiglia della croce rossa italiana da circa 5 anni. Sono entrata in Croce Rossa a seguito di un grave lutto in famiglia, spronata dalla volontà e dall’esigenza di aiutare il prossimo. Per me il volontariato è senza dubbio la più grande forma di altruismo e di generosità, è uno spendersi per gli altri ma anche per se stessi, in quanto è anche una crescita personale: insegna a conoscere sempre di più se stessi, a migliorarsi continuamente e a relazionarsi con altre persone.”

“Una delle domande che mi vengono poste più frequentemente è “Come trovi il tempo per fare volontariato?” Lo trovo perché mi sento molto fortunata, sono nata nella parte agiata del mondo. Abbiamo un sistema sanitario che ci cura, le scuole, il riscaldamento, i vestiti, il cibo, troviamo soddisfatte tutte le necessità primarie. Di fronte a questa fortuna, cosa ci costa “sacrificare” qualche ora del nostro tempo libero per aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà? Tutti nel nostro piccolo possiamo fare qualche cosa per rendere la società in cui viviamo un posto migliore.”

Volontariato per me è un modo utile in cui spendere il mio tempo per dedicarmi agli altri. Un modo per restituire ad altri il bene che a mia volta ricevo. Volontariato è infine un’occasioe di incontro, con persone nuove e diverse da me, con la loro esperienza e il loro vissuto”

“Volontarietà secondo il mio punto di vista significa dare un servizio, un’assistenza, un’auto a persone senza aspettarsi nulla in cambio, senza ricevere compensi ecc… la cosa più bella che si ricevere è un grazie dal profondo del cuore dalle persone che si aiutano”

“Fare volontariato in Croce Rossa mi ha consentito di capire che uno degli strumenti più importanti che abbiamo come esseri umani è l’empatia verso il prossimo. L’empatia passa per la Parola. Pensiamo a quante volte le parole che usiamo, di fronte a una persona che prova un sentimento di sconforto o dolore, possano fare la differenza. Sicuramente per noi volontari è la “medicina” più efficace”

“Sono stata vittima ieri sera di un furto nel mio appartamento, al 4°piano di una palazzina di Carpi. Stanze a soqquadro, scenario che neppure durante il trasloco si presentava così, e oggetti ricchi di valore affettivo, rubati. Non mi soffermo sulla emozione del momento, perché chi ha vissuto sa. Immediatamente compongo il 113. Una domanda si insinua nella mia mente … COME FARÒ A FARE ANCORA VOLONTARIATO al prossimo, e con tutto l amore e la passione che mi caratterizza e mi stimola ? Qualsiasi persona che mi troverò a soccorrere in ambulanza e a cui prestero’ le mie cure, potenzialmente può essere chi ha invaso la mia casa. Non riesco a saltarne fuori,devo ragionare a mente fredda. Poi come un girotondo, sfilano davanti ai miei occhi, la vecchina della ultimo turno, che grazie a dio non stava malissimo e per questo ci scherzavo e lei rideva, o quell oncologica che non parlava italiano e che mi stringeva la mano fortissimo, mi viene in.mente il sorriso che riservo a tutti .. E quando dopo avere preso il polso tengo loro la mano, o asciugo loro il sudore. E rivedo i dializzati …. E vedo tutti i tanti pazienti che ho assistito. Sono contenta di essere stata utile per loro. Semmai per un caso improbabile e fantasioso mi trovassi in ambulanza uno di quei ceffi che mi hanno svaligiato casa, certamente non sarei carina, ma professionale si. Per ora ho perso oggetti e subito danni attraverso questo furto, ed hanno vinto loro. Se mi facessi condizionare, se dessi retta all istinto, e non andassi più in CRI …. avrei perso due volte, e loro.vinto due volte. La mia dignità “seppur” violata, non è contrattabile. Ecco come VIVO i principi di Croce Rossa io”

“Viviamo in una società che va sempre più di corsa, dove vige l’attenzione esasperata a sè stessi piuttosto che agli altri, dove vale più l’apparire che l’essere. Oggi più che mai dedicare parte del proprio tempo ad attività di volontariato – mi riferisco in particolare al volontariato di tipo sociale – è segno di una “volontà” nel voler contribuire a riportare l’attenzione alla persona. A volte basta una parola, un semplice sorriso ad aiutare chi sta soffrendo, fisicamente o emotivamente. Essere un volontario richiede sacrificio e dedizione, significa lasciare andare il proprio “io” a favore dell'”altro”, chiunque esso sia, senza pregiudizi e senza aspettative. Non sempre le situazioni che ci si trova ad affrontare sono facili, così come – in generale – non è sempre facile la vita, ma riuscire a trovare e a trasmettere un barlume di positività anche nelle situazioni più complicate è l’essenza della vita stessa. Come diceva Gandhi, ognuno di noi dovrebbe essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. Solo così la nostra società può migliorare, evolvere veramente verso una dimensione più “umana”

Una vita per gli altri